“Ottobrata alla SAF”: microscopia elettronica e diagnostica al centro del terzo incontro

Terzo appuntamento di “Ottobrata alla SAF” dedicato alla microscopia elettronica e alla diagnostica di manoscritti e materiali d’archivio. Il seminario prevede prima l’intervento della ricercatrice CNR, Flavia Pinzari, che terrà una conferenza dal titolo “Visti da molto vicino: microscopia elettronica per lo studio e la diagnostica di manoscritti e materiali d’archivio”. Successivamente, sarà il chimico di Ales S.p.A. presso ICPAL, Paola Biocca, che relazionerà sul tema “Dalla diagnostica all’archeologia del manoscritto: se il restauro è solo l’inizio di una finestra sulla sua storia”. L’evento sarà moderato dal direttore della SAF ICPAL, Barbara Zonetti.

GLI INTERVENTI

  • Flavia Pinzari, ricercatrice CNR
    Visti da molto vicino: microscopia elettronica per lo studio e la diagnostica di manoscritti e materiali d’archivi
    La microscopia elettronica a scansione (SEM, scanning electron microscope) è diventata una tecnica utilizzata di routine nello studio di molte tipologie di beni culturali. In particolare, l’affiancamento della Spettroscopia EDX (Energy-dispersive X-ray spectroscopy) al SEM permette rapide diagnosi ed anche studi mirati sulle caratteristiche chimiche e strutturali di molti materiali. L’applicazione di queste tecniche ai beni archivistici e librari, tuttavia, è particolarmente complessa e talvolta controversa. L’introduzione di interi oggetti nella camera porta-campione è limitata dalle dimensioni e dalla fragilità di gran parte dei documenti che si intendono caratterizzare, cosa che rende la tecnica semi-invasiva (richiede frammenti o comunque oggetti di dimensioni compatibili) anche se conservativa (il campione può essere riutilizzato per altre analisi o ricollocato dopo l’osservazione). Le tecniche SEM-EDS sono tuttavia applicabili a tante sfumature della diagnosi e conservazione dei beni culturali archivistici e librari. Sono infatti usate per la caratterizzazione merceologica dei materiali del restauro, lo studio dei meccanismi di biodeterioramento, la valutazione dell’efficacia di trattamenti di pulitura o consolidamento, la valutazione di nuove tecnologie conservative ed anche in studi di archeologia del libro e dei documenti. Molte tracce microscopiche sono indicatrici di trattamenti, processi, eventi che possono collocare i documenti nello spazio e nel tempo. L’interpretazione delle immagini SEM di inchiostri, fibre, minerali di carica ed impurezze è spesso complessa, ma può svelare dettagli sorprendenti su oggetti unici ed aiutare lo studio e la conservazione degli stessi. In questo seminario saranno offerti cenni sul funzionamento della tecnica SEM-EDS, mostrati esempi di applicazione e soprattutto saranno fornite indicazioni su come e perché utilizzarla per lo studio dei bei librari ed archivistici.

 

  • Paola Biocca, chimico Ales S.p.A. presso ICPAL
    Dalla diagnostica all’archeologia del manoscritto: se il restauro è solo l’inizio di una finestra sulla sua storia
    Lo studio analitico di un manufatto può rivelare numerosi aspetti sulla sua manifattura, sui materiali impiegati e sui rimaneggiamenti che questa ha avuto nel tempo. L’impiego di specifiche tecniche d’indagine chimico-analitica e tecnologica fornisce importanti informazioni sullo stato di conservazione e sull’eventuale presenza di prodotti di deterioramento o di materiale totalmente estraneo, mettendo in luce le condizioni conservative, passati interventi di restauro o rimaneggiamenti che l’opera ha subito.In questo seminario saranno illustrate quelle che sono le principali procedure tecnico analitiche che si attuano all’interno del laboratorio di chimica dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro quando un manufatto viene sottoposto ad analisi.Attraverso la definizione di un iter procedurale, improntato su un corretto approccio analitico in relazione alla tipologia di opera in studio, si illustreranno quelle che sono le principali tecniche non invasive generalmente impiegate e le risposte che possono fornire nell’ottica di un progetto di restauro e di ricostruzione della sua storia. Verranno rimarcati gli aspetti della multidisciplinarità nel restauro in campo scientifico e chiarite le principali tecniche di analisi distruttiva e micro distruttiva utili al riconoscimento di alcune delle caratteristiche tecnologiche della carta e non solo, specificando l’utilità e l’applicabilità delle tecniche soprattutto in relazione alla qualità/quantità di campionamento e alla significatività statistica che il campione assume.Attraverso numerosi casi di studio oggetto di tesi di laurea della Scuola di Alta Formazione e Opere in restauro presso il Laboratorio di Restauro dell’ICPAL sarà presentato un excursus sul lavoro che il laboratorio svolge, sottolineando l’importanza dell’elaborazione dei risultati nell’ottica della ricerca.

 

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INFO – Ingresso gratuito su prenotazione all’indirizzo ic-pal.comunicazione@cultura.gov.it, con richiesta di indicare gli incontri scelti, il numero dei partecipanti e un recapito telefonico. Prenotazioni entro le ore 12.00 del giorno precedente l’incontro. Si prega di attendere conferma via email.

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